domenica 2 maggio 2021

Perché Fedez avendo Ragione Sbaglia

 

Perché Fedez avendo Ragione Sbaglia

Qualcuno disse: “Se studiassimo bene la storia e la comprendessimo non faremmo gli stessi errori”.  Capita spesso di notare che si commettono errori già fatti, ma le stesse idee errate presentandosi in veste nuove non notiamo l’assonanza con ciò che di sbagliato abbiamo già fatto. In psicologia ciò si chiama coazione a ripetere. Questo disturbo mentale è tipico di tutti coloro che credono nelle ideologie, ma ovviamente ci cadiamo inconsapevolmente anche noi che abiuriamo le ideologie ed in particolare quelle messianiche. Ricordo che si diceva “tutto è politica” e certamente da un punto di vista etimologico è giusto, ma se questa frase la si assume come stella cometa del proprio vivere diventa una ideologia e dunque esprime e realizza il suo contenuto autoritario. Quanti rapporti umani e relazioni distrutti da questa visione totalizzante della politica, quanta violenza ha determinato questo assunto nella società sia a destra che a sinistra? Si, gli anni di piombo e le violenze nascono da questo assunto. Se questo è l’aspetto violento del tutto è politica, c’è un altro aspetto più subdolo che si è affermato in questi anni maledetti di seconda Repubblica che è il confondere il diritto ad avere una idea o una opinione politica   con l’essere competenti di politica

Da tempo osserviamo in televisione persone famose e brave nel loro campo esternare su tutto lo scibile umano. Nella prima Repubblica i partiti utilizzavano la notorietà di cantanti e Vip a loro vicini nelle loro campagne elettorali facendoli cantare o fare dei spettacoli, ma certamente non venivano invitati per parlare di politica. La competenza politica di un Vip dello spettacolo è uguale a quella di un qualunque cittadino che sta al bar dello sport, cioè zero.   

Ed è per questo che Fedez ha sbagliato, non tanto per quello che dice,  cosa che condivido: lottare contro le discriminazioni, (non solo quelle di genere ma anche quelle sociali dico io, per quanto la proposta di legge Zan da lui sostenuta non la condivido per il suo manicheismo). 

Fedez è certamente una brava persona, da quello che leggo e  per quello che fa nel suo campo e non solo, ma se viene invitato in una trasmissione canora o di intrattenimento si deve attenere a quello, questa non è censura, ma rispetto delle regole e degli ascoltatori. Se vado a vedere un film non mi aspetto che qualcuno mi faccia una predica prima del film sulla morale religiosa. Sono anni, purtroppo, che assistiamo all’uno vale uno, cosa giusta in termini elettorali, ma sbagliata in termini di competenza, e il disastro è sotto gli occhi di tutti.

Certamente a Fedez, a differenza di altri cittadini, non mancano le occasioni per raccontare la sua visione del mondo legittimamente, ma se vuole fare politica è doveroso che intervenga e si confronti nell’agone politico. Io non ho dubbi sul valore della sua persona che non è minimamente paragonabile a quella di Grillo, ma involontariamente, in questo caso, sta percorrendo la stessa strada.  Non ci si inventa politici solo perché si ha una idea della politica o di un argomento, la politica è una cosa seria che riguarda il destino di milioni di persone, e richiede una capacità di ascolto non autoreferenziale, ma delle diversità sociali che non si esprimono in televisione, anzi è proprio la capacità di dare voce agli ultimi, agli invisibili, a coloro che non si interessano direttamente di politica, ma è la politica ad interessarsi del loro destino. 

In altre epoche abbiamo assistito a tanti utili idioti che hanno sostenuto il nazismo, il fascismo, il comunismo, i vari regimi populisti e oggi il grillismo, scambiando per democrazia ciò che nega la democrazia, ma la democrazia è un insieme di regole e solo nel rispetto di esse si combatte la demagogia imperante e l’autoritarismo strisciante.  

PS. Il Ddl Zan è un ossimoro strumentale perché il reato di discriminazione esiste già, le tematiche di cui la proposta di legge parla devono essere gli aggravanti di un reato cioè della discriminazione, per cui non serve introdurre un nuovo reato specifico. Il resto è demagogia elettorale o operazione di distrazione di massa   

                                                          Roberto Giuliano 




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