mercoledì 20 settembre 2023

Dall’analisi alla proposta: Il pensiero manicheo favorisce l’immigrazione clandestina

 pubblicato 11 settembre  su  https://www.thedotcultura.it/migranti-un-centro-di-accoglienza-nel-mediterraneo-gestito-dallonu/?fbclid=IwAR3Z7Bxcp-5aiBoIkFzoicbI6G35ypYOBmORxlG3_VD0hv4t1IwCb316t4c


Dall’analisi alla proposta: Il pensiero manicheo favorisce l’immigrazione clandestina

La narrazione sulle tematiche della migrazione, In questi anni, è sempre stata condizionata dallo schematismo manicheo che si è impossessato del nostro Paese.  Questo atteggiamento culturale impedisce di comprendere un fenomeno alfine di trovare soluzioni condivise dalla comunità Paese. In effetti, il manicheismo sfrutta una mezza verità e la utilizza come clava con chi non condivide questa stessa mezza verità, per paradosso destra e sinistra (ormai rappresentano luoghi parlamentari, ma non valori) dicono entrambe delle verità, ma esse sono rappresentate in modo tale da essere in contrasto, perché volutamente portate al paradosso per biechi interessi elettorali che generano la demagogia: “Cacciamoli tutti”, “Accogliamoli tutti”,  “Sono tutti delinquenti”, “Poverini chissà quanto hanno sofferto” o ancora con posizioni un po’ masochiste di coloro che devono espiare le colpe dei loro Padri  “dobbiamo accoglierli perché li abbiamo depredati  nei secoli”.  Queste narrazioni, cosi esasperate, sono un bisogno della pseudo-politica o sono i politicanti che seguono i media nella loro esigenza scandalistica per affermare che entrambi esistono? Credo che le affermazioni siano vere entrambe.   

Ma poniamoci la domanda: perché i vari migranti vengono in Italia e in Europa? 

I motivi sono molti, da quelli conosciuti e quelli che possiamo ipotizzare, ma certamente per loro è importante arrivare in Italia perché vuol dire mettere un piede in Europa, poi c’è chi si ferma e chi cerca di raggiungere altre destinazioni. Si sa, può piacere o no, che l’Italia è conosciuta anche per il mal funzionamento congenito della sua burocrazia, per mancanza di senso dello stato della classe politica e sua litigiosità che ne fa la strada migliore per giungere in Europa. È necessario differenziare il diritto dei rifugiati e coloro che vengono solo per motivi economici.  Che fare?  Prendiamo esempio da ciò che ha fatto l’Europa e la Germania in particolare, per bloccare la rotta dei Balcani, si è deciso di dare svariati miliardi di euro alla Turchia, sapendo cos’è la Turchia, e in questo caso stiamo parlando di veri rifugiati. Noi potremmo chiedere lo stesso trattamento nel mediterraneo, cioè realizzando con Tunisia o Algeria o anche il Marrocco, un centro di accoglienza che definisce lì chi è rifugiato o ha necessità della protezione umanitaria e chi no, inoltre si potrebbe far gestire questo o questi centri all’ONU così da garantire il rimpatrio per coloro che sono migranti economici e sperare che il trattamento degli stessi sia più umano. Inoltre l’UE, che è il luogo dove vogliono andare, potrebbe gestire in questo/i centro/i per i rifugiati riconosciuti, corsi di formazione linguistica e professionale in base alla nazione dove saranno indirizzati.  L’aspetto fondamentale è che qualunque barca arrivi a Malta o Lampedusa o in Grecia etc. viene portata in questo/i centro e dunque in Africa, ciò dovrebbe far venire meno l’interesse dei migranti economici, inoltre, per quelli identificati in suolo europeo senza documenti o permessi di soggiorno vanno riportati in questo/i posti di accoglienza. Gli aspetti positivi sono multipli perché oltre i canali ufficiali e legali dei flussi, noi otteniamo 1) il blocco della tratta clandestina perché l’obiettivo è mettere piede in Europa per i migranti economici, 2) i rifugiati facendo corsi di formazione linguistici e professionale, al loro arrivo possono integrarsi facilmente nei Paesi ospitanti, avendo un lavoro che li aspetta, eventualmente per un primo periodo gli enti locali dovrebbero favorire un alloggio che poi si pagheranno. 3) daremo un supporto economico al paese o ai paesi individuati e possibilità di lavoro negli stessi paesi dove insiste o insistono i centri di accoglienza in termini di sviluppo economico locale (interpreti, insegnanti, personale sanitario, logistica etc). 

In Italia finirebbe il business della finta accoglienza indecente, finirebbe la manovalanza alla malavita, finirebbero le polemiche stupide sull’accoglienza ed aumenterebbe la sicurezza e la percezione di essa da parte dei cittadini.  I Paesi da me individuati sono Paesi amici con sistemi politici più accettabili della Turchia e della attuale Libia, i quali stanno attraversando una grave crisi economica, e sarebbero ben grati di questo nostro intervento.

Roberto Giuliano Sociologo

 


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