Questa Proposta la considero molto interessante è stata fatta da due miei Amici Napolitano Massimiliano e Luca Borreale
Pubblicata sull'Opinione il 7/4/2018
Vorremmo
iniziare questo articolo con lo spiegare cosa sia un titolo irredimibili:
trattasi di obbligazioni caratterizzate dal solo pagamento della cedola mentre
la loro durata è senza scadenza. Sul mercato internazionale vengono così
definite le obbligazioni, di regola a tasso variabile, che non recano alcuna data di
scadenza; l’emittente assume semplicemente l’impegno al pagamento degli
interessi per un periodo indefinito, riservandosi peraltro il diritto di
riacquistare i titoli. Questa tipologia di obbligazioni ha trovato un
discreto ma breve successo verso la metà degli anni ’80 con le emissioni
dei cosiddetti perpetual bond.
Nella
situazione finanziaria in cui si trovano i paesi del mediterraneo potrebbe
essere l’unica soluzione e potremmo proporre questa strada.
In cambio di questo no agli EuroBond la commissione UE e la
BCE hanno rilanciato alcune proposte che sono a nostro giudizio insufficienti, esse
creano un enorme fraintendimento quando si parla di “piano Marshall per la UE”:
il Piano Marshall del secondo dopoguerra fu efficace perché non appesantì
l’Europa di nuovo debito pubblico in quanto per l’85% era un fondo perduto,
finanziato all’epoca dagli USA, per realizzare infrastrutture, lavoro e
rilanciare il nostro continente.
Tutti gli strumenti messi in campo dall’Europa invece, il
Quantitative Easing da 750 miliardi (beninteso, una fortuna esista), il SURE da
100 miliardi, il famigerato MES, sono tutte forme di finanziamento a debito.
Aderire a queste proposte significa per le nazioni europee aumentare il proprio
debito pubblico e fra l’altro, nel caso del MES, un debito che potrebbe
comportare forti condizionalità. Anche nel caso del SURE, i cui fondi sono
garantiti con una irrituale emissione di bond sul mercato da parte della
Commissione UE con controgaranzie degli aderenti, si tratterebbe di nuovo
debito. Esistono però altre modalità, sebbene non si vogliano applicare.
La BCE ha già da anni attivato il processo denominato nella
vulgata popolare come “stampare moneta” e ha impiegato questa moneta per
finanziare sul mercato secondario l’acquisto di titoli di debito italiani ed
europei con il quantitative easing.
Ma se utilizzassimo i titoli irredimibili per finanziare la
ripresa e per generare davvero un Piano Marshall?
Potremmo inseguire tale strada con due modalità:
1) tramite una emissione diretta dei singoli stati: In tal
caso aumenterebbe nominalmente il debito pubblico ma l’impatto finanziario
della sostenibilità di questa crescita del debito sarebbe assolutamente
sostenibile.
L’Italia potrebbe emettere 250 MLD di titoli irredimibili che
sicuramente aumenterebbe il rapporto debito/Pil della stessa cifrca 250 MLD) ma
la sostenibilità finanziaria sarebbe di circa 2,3 mld l’anno.
L’impatto che tale cifra potrebbe avere sulla produzione
industriale del nostro paese e quindi sulla crescita del PIL nel lungo periodo
permetterebbe di coprire il costo dei soli interessi in modo molto agevolato:
ricordo che il PIL italiano è di circa 2.120 MLD, questo vuol dire che 1% di
crescita del PIL vale circa 20 MLD.
Dunque se soltanto utilizzassimo tale risorse per far
ripartire l’economia, mediante investimenti in infrastrutture, innovazione e
ricerca che accompagnino finalmente anche
le riforme strutturali che semplificano il Paese (vedi Burocrazia) questo nuovo
debito ci peserebbe circa lo 0,1 del PIL.
2) tramite un coinvolgimento Europeo che finalmente potrà dimostrare
al popolo che l’Europa esiste e che finalmente è nata “L’Europa Politica”:
In tal caso lo stock di debito nominale non peserebbe sui
singoli stati che comunque si faranno carico indirettamente del pagamento degli
interessi.
Vediamo come: La UE tramite la BEI (partecipata dai
singoli stati dell’unione), potrebbe prevedere di emettere bond
irredimibili da 800/1000 miliardi (si restituirà per sempre solo la quota
interessi ma non quella capitale). In tal modo lo stock di debito graverebbe
sulla BEI (che emette titoli irredimibili sottoscritti dalla BCE) e noi sui
singoli stati che però garantirebbero il pagamento degli interessi.
Tali titoli dunque verranno sottoscritti dalla BCE ed
utilizzati per la ricostruzione post pandemia. Con questa “arma nucleare”
economica si potrebbe finanziare senza che le risorse vadano a pesare sul
debito dei singoli stati tutti i progetti
strutturali di ricostruzione delle economie europee, naturalmente con una
adeguata distribuzione delle risorse garantita dalla commissione.
Inoltre, grazie al meccanismo della “leva”, con questi
finanziamenti si potrebbero costituire investimenti moltiplicati per cinque
volte. Tale pratica come politica monetaria andrebbe seguita nel tempo, onde
evitare gli effetti collaterali quali eccessiva inflazione e svalutazione
dell’Euro verso monete straniere, che comporta l’eccesso di “stampo di moneta”
(effetti collaterali che a dire il vero che in tanti anni di QE non si sono mai
notati). Si potrebbe avviare con risorse
vere per davvero un nuovo Piano Marshall.
Napoletano Massimiliano
Luca Borreale
Considero autolesionista ogni proposta che va nel senso di migliorare le scelte europee, che sono obbligate, non sono socialiste e non cambieranno mai.
RispondiEliminaQuella proposta, semmai, fatela al governo italiano.
a me sembra che tu sei sei autolelsionista sia perche i socialisti sono internazionalisti per nascista ed europeisti convinti , se poi ti fai condizionare da questi incapaci al governo allora vuol dire che credi alle favole nel vedere francia e germania come nemici
RispondiElimina