LA VIA ALLEGRA AL SOCIALISMO
Riflessioni sul socialismo e dintorni
nell’epoca di Facebook
Il libro
nasce da una ricerca operata tramite facebook, nella quale si chiede ai propri
amici cosa intendono o cosa evoca la parola socialismo. Dalle risposte avute (97) si analizzato il contenuto delle varie riflessioni cercando di valutarne il senso in chiave politica e anche psicologica.
Questo mi ha permesso di fare una analisi di ampio respiro su cos’è il
socialismo in chiave storica e sociologica nelle aspettative profonde
delle persone. La stessa parola ha sempre sottinteso concetti e valori a
volte in profonda antitesi. Certamente
l’aspetto più complesso è la
visione ideologica del termine socialista che determina aspettative messianiche
se non religiose; si è cercato di
posizionare il socialismo all’interno di una visione valoriale, alternativa
all’ideologia. Il socialismo liberale è quello che viene proposto come idea
guida di un socialismo per il terzo millennio.
Per alcuni aspetti vuole essere
un tentativo, non so se riuscito, di rilanciare verso le nuove generazioni una
idea vecchia e giovane, che è il socialismo riformista, inoltre la possibilità che anche in Italia si crei un movimento socialista
liberale e libertario. Lo stesso titolo
vuol essere una sana provocazione a quelle visioni apocalittiche e totalitarie
che vivono l’impegno politico come sofferenza e dolore, la vita è un inno alla
gioia anche se non ne conosciamo il
senso, la gioia e allegria che non escludono il senso di responsabilità e di
dovere verso se e i propri simili. Così lottare per il benessere è fatto certamente di rinunce, rischi e
sconfitte ma sono accompagnate
dall’ottimismo di operare, dando
un senso alla nostra vita, anche nei confronti di coloro che democraticamente
sono contrari alla nostra idea.
La
prefazione è di Gianni De Michelis e
l’introduzione Duccio Trombadori inoltre ci sono allegate due interviste una ad
un ex segretario della UIL Confederale e l’altra al Presidente dell’UCI Unione Coltivatori Italiani, questo
perché ritengo che non possa esistere un movimento socialista, che
nonostante l’evoluzione della società,
senza interloquire con il mondo
del lavoro sia industriale, impiegatizio che contadino.
Nessun commento:
Posta un commento