giovedì 14 ottobre 2021

Per il futuro di Roma riflettiamo bene sul passato

 Non voglio parlare della tangentopoli a senso unico contro i partiti democratici, non voglio parlare della criminalizzazione di Berlusconi e delle persone a lui vicine, non voglio parlare del Monte dei Paschi di Siena dove oltre la bancarotta fraudolenta c’è scappato pure il morto, buco economico che fa sembrare la maxitangente di Mani pulite il costo di una colazione, non voglio parlare dei rapporti tra De Benedetti e il PD di cui è tessera numero 1 e la finanza speculativa, non voglio parlare dei comportamenti anticostituzionali di parte della magistratura politicizzata, perché già Palamara ha scritto quasi tutto sul suo libro, non voglio parlare delle finte privatizzazioni e svendita dell’industria di stato operata dall’Ulivo, non voglio parlare della manipolazione fatta dal governo dell’Ulivo di scambiare la flessibilità con la precarietà lavorativa, non voglio parlare della sanità laziale che il PD a parole dice che deve essere pubblica ma nei fatti sta facendo di tutto per privatizzarla visto  le lunghe file di attesa e lo stato dei pronto soccorsi che sono indecorosi, per cui chi ha i soldi va nel privato e gli altri aspettano mesi, non voglio parlare delle mascherine comprate dalla Regione  Lazio e da Arcuri mai arrivate, non voglio parlare dei banchi a rotelle che gridano onestà, onestà, non voglio neanche parlare della decadenza di una classe politica di destra e sinistra  che è ormai evidente a tutti. In questi anni una gran parte degli Italiani ha sempre votato il meno peggio, fino ad arrivare per disperazione all’assurdo di votare le 5 Stelle, compiendo un gesto di autolesionismo, per fortuna oggi rinsaviti dopo le politiche fallimentari ed incompetenza del Conte 1 e 2.

 Certamente, per quanto parziali, le elezioni amministrative di questi giorni hanno fatto emergere una astensione estremamente preoccupante per chi crede al metodo democratico e dovrebbe essere elemento di riflessione non solo dei politici, ma anche di coloro che si occupano di politica. Se alle elezioni comunali di Roma ha votato solo il 48% dei cittadini non è solo una sconfitta del sindaco uscente è una sconfitta della politica e della sua classe dirigente. Parlare delle condizioni di decadenza e abbandono in cui  si trova la città di Roma è solo tempo perso perché si è scritto e si è detto di tutto e di più. Adesso ci sono al ballottaggio i due candidati, per il cdx Michetti e per il csx Gualtieri, entrambi alla prima esperienza di sindaco per cui i romani dovranno scegliere sulla fiducia e su cosa essi rappresentano. Da parte del cosiddetto csx è stata messa in atto una strategia di delegittimazione dell’avversario, arrivando alla criminalizzazione, dando del neofascista ad una persona che è sempre stata  democristiana, inoltre si è cercato qualche appiglio nella sua vita passata  per confermare questa tesied ecco una discussione sugli eserciti nella seconda guerra mondiale e mediante il taglia e cuci ed estrapolando dal contesto alcune frasi lo si trasforma in apologeta dell’esercito nazista. Se queste sono le premesse con cui il PD pensa di prendere il potere la dice lunga su ciò che farebbero al governo della città.

Dice Norberto Bobbio che il rapporto tra i mezzi e fini non è neutrale, dunqueil mezzo è determinate per la realizzazione di un determinato fine, nel senso che per raggiungere un certo fine, ad esempio se per il benessere dei cittadini si usano mezzi truffaldini, il fine sarà diverso da quello che si racconta agli elettori. Lo stesso voler definire coloro che si oppongono al Green Pass, come no vax, destri o fascisti è una manipolazione di un fenomeno complesso e trasversale che riguarda tutti gli schieramenti, ma è tipico della loro mentalità autoritaria per cui chi non la pensa come loro ha certamente torto e viene etichettato come una bolla papale in fascista, razzista, destro ovviamente intendendo sempre fascista etc. Ma cosa rappresenta il PD che candida Gualtieri?  Certamente coloro che a Roma non hanno mai voluto risolvere il problema dei rifiuti come Zingaretti, che hanno “imbrogliato” le carte del piano rifiuti che è di pertinenza regionale, c’è Bettini che prima fa eleggere Marino Sindaco di Roma e poi visto che non rispondeva agli “interessi” del partito raccoglie le firme per farlo dimettere. Ecco per questi motivi voterò Michetti sperando che il cdx abbia fatto virtù dell’esperienza di Alemanno e non ripeta gli stessi errori. 

Roberto Giuliano



 

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